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"Exaltata est Sancta Dei Genitrix super Choros Angelorum" - IN ASSUMPTIONE BEATÆ MARIÆ VIRGINIS

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Abbiamo rammentato ieri, nella Vigilia dell'Assunta, come la Vergine Benedetta sia stata ritenuta, fin dall'antichità più remota, assunta in Cielo ed esaltata al di sopra dei Cori Angelici. 

Et factus est repente de caelo sonus tamquam advenientis Spiritus vehementis et replevit totam domum ubi erant sedente (Act 2, 2) (mosaico della cripta della Chiesa della Dormizione sul Sion, Gerusalemme)

A Gerusalemme, abbiamo detto, si conservano ancora i ricordi dei tanto del luogo della Dormizione quanto quello della Tomba vuota - simile ad un'altra Tomba vuota, quella del Figlio. Ed abbiamo posto in luce come Colei, che generò l'Autore della Vita, sia celebrata dagli orientali e segnatamente da quelli della comunità di Gerusalemme, che la onorano come la loro più illustre cittadina. Senza voler entrare nella ricostruzione storico-teologica dell'ultimo dogma mariano proclamato infallibilmente dal Magistero della Chiesa il 1° novembre 1950 (v. il video qui), e rinviando all'uopo a più approfonditi studi, ricordo, da un punto di vista liturgico, essa è attestata a Roma nel VII sec. come una delle quattro grandi feste mariane, sotto il titolo di «dormizione». Nell’VIII sec., essa prende il titolo di d’Assumptio B.M.V., ed è dotata di una vigilia e di un’ottava da papa Leone IV (847-855).


La Messa della Vigilia è stata mantenuta tale quale, quella del giorno della festa fu rimpiazzata nel 1950 da un formulario più esplicito.
L’Ottava era, nel calendario di S. Pio V, quasi completa: solo i giorni dell’Ottava di S. Lorenzo (17 agosto) e della festa di san Bernardo (20 agosto) venivano a romperla. L’aggiunta progressiva delle feste di san Giacinto (nel 1625, dapprima al 16 agosto e poi al 17), di san Gioacchino (nel 1738, dapprima la domenica nell’Ottava e poi il 16 agosto), di santa Giovanna de Chantal (nel 1769, il 21 agosto), di san Giovanni Eudes (nel 1928, il 19 agosto), e poi la trasformazione del giorno Ottavo del 22 agosto, nel 1944, come festa del Cuore Immacolato di Maria, hanno fatto sì che, al momento della sua soppressione nel 1955, solo il 18 agosto restasse consacrato all’ottava dell'Assunzione.
Dopo la promulgazione del dogma dell’Assunzione da parte di papa Pio XII, come detto, un nuovo formulario per la Messa è stato prescritto nel decreto del 31 ottobre 1950. Questo nuovo formulario sottolinea ulteriormente, come in passato, la sovrana dignità di Maria.


Il nuovo Ufficio fu promulgato il 27 aprile 1951. Contrariamente alla Messa, interamente nuova salvo il versetto dell’Alleluja, l’Ufficio del 1950 apporta pochi cambiamenti:
- il capitolo (l’epistola della Messa prima del cambiamento);
- tre inni propri (Primi Vespri, Mattutino, Lodi);
- quattro antifone proprie supplementari al Mattutino;
- al 1° Notturno, lettura della Genesi e delle lettere ai Corinzi al posto del Cantico;
- al II Notturno, la lezione 6 di san Giovanni Damasceno è rimpiazzata dagli atti di Pio XII;
- al III Notturno, il Vangelo, prima del cambiamento, ha un nuovo commentario patristico.

Guido Reni, Assunzione della Vergine Maria, XVII sec., collezione privata

Guido Reni, Assunzione della Vergine Maria, 1580

Guido Reni, Assunzione della Vergine Maria, 1617

Guido Reni, Assunzione ed Incoronazione della Vergine Maria, 1602-03, Museo del Prado, Madrid

Alessandro Turchi, Assunzione della Vergine Maria, 1631-35, Museo del Prado, Madrid

Eugenio Cajés, Assunzione della Vergine, 1603, Museo del Prado, Madrid

Juan de Alfaro, Assunzione della Vergine, 1668, Museo del Prado, Madrid

Ambito di Federico Zuccari, Assunzione della Vergine, XVI sec., Museo del Prado, Madrid

Luca Giordano, Assunzione della Vergine, 1700 circa, Museo del Prado, Madrid

Francisco Bayeu y Subías, Assunzione della Vergine, 1760 circa, Museo del Prado, Madrid

Lavinia Fonta, Assunzione con i SS. Pietro Crisologo e Cassiano, 1584

Annibale Carracci, Assunzione della Vergine, XVII sec.

Jacopo Arrigoni, Assunzione della Vergine, XVIII sec.

Giovanni Battista Lenardi, Assunzione della Vergine con i SS. Nicola di Bari ed Anna, 1690, collezione privata

In questa festività mariana, mi pare oltremodo significativo sottolineare il profondo legame che esiste tra la festa dell'Assunzione e la Francia. Non mi riferisco all'idea malsana che saltò in mente a Napoleone di sradicare dal cuore dei fedeli l'odierna festa dell'Assunzione di Maria, per sostituirla con quella di un improbabile martire "san Napoleone" morto un 15 agosto (v. anche qui).
No, non ci si riferisce a questo. Ma al c.d. voto di Luigi XIII. Il re di Francia, infatti, con decreto reale firmato il 10 febbraio 1638 - evento ricordato ogni anno il 15 agosto - poneva ufficialmente e solennemente la Francia sotto l’esplicita protezione di Maria: “Riconoscendo la SS.ma e gloriosissima Vergine come protettrice speciale del regno, noi le consacriamo la nostra persona, il nostro Stato … E affinché i posteri non manchino di seguirci volontariamente in questa impresa, come monito e testimonianza immortale della presente consacrazione, faremo fare un nuovo altare con l’immagine della Vergine che terrà tra le braccia il suo prezioso figlio sceso dalla croce; noi saremo rappresentati ai piedi del figlio e della madre in atto di offrire loro la nostra corona e il nostro scettro” (il testo completo del voto, in lingua francese, è consultabile qui. V. anche qui).
A seguito di tale voto, nacque Luigi XIV, re Sole, la cui nascita (Château-Neuf di Saint-Germain-en-Laye) apparve miracolosa, avvenendo dopo 23 anni di matrimonio sterile tra i suoi genitori, Luigi XIII e Anna d’Austria. Di questa regale devozione vi era traccia nel nome Louis Dieudonné, giacchè nella sua nascita si vide una grazia del cielo dovuta al voto di consacrazione della Francia alla Vergine Maria fatto da Luigi XIII e celebrata nell’agosto 1638.
Ancora oggi i cattolici francesi - una minoranza ormai - ricordano quest'antico voto.
La Francia, pertanto, non può dimenticare questo legame stretto con la Vergine! Pena il rinnegamento della sua stessa storia, come ahimé sta avvenendo, in special modo, negli ultimi decenni (v. per uno degli ultimi episodi qui).



Jean-Auguste-Dominique Ingres, Il voto di Luigi XIII, 1824, Cattedrale di Notre-Dame, Montauban


Philippe de Champaigne, Il voto di Luigi XIII, 1638, Musée des beaux-arts, Caen

Philippe de Champaigne, Luigi XIV offre la sua corona alla Vergine per soddisfare il voto del padre, 1638, Musée des beaux-arts, Caen

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